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Ricerca tosta, Gens romane

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lemures
view post Posted on 11/6/2008, 15:23




Allooora, vi faccio una richiesta abbastanza tosta, avrei bisogno di informazioni sulla Gens Sabidia, stanziata nel sud Italia all'incirca verso la fine della repubblica e l'inizio dell'impero romano...grassie ^^
 
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UnaLibraia
view post Posted on 11/6/2008, 18:00




"Gens" è un termine latino che nell'antichità romana indicava un gruppo di famiglie risalenti ad un capostipite comune, spesso leggendario, e che aveva culti, costumi, tradizioni e usi propri, e uno stesso nome gentilizio.

Per quanto riguarda specificamente la "gens sabidia" posso dirti con certezza che non è mai stato pubblicato un libro che tratti la come argomento principale.

Puoi trovare alcune notizie sulle origini di questa famiglia nel "Bullettino dell'Instituto di Corrispondenza Archeologica" (Di Deutsches Archäologisches Institut) per l’anno1843 stampato a Roma nello stesso 1843, a pag 103.

questo è il testo:

[...] riportasi fedelmente copiato da una tavoletta marmorea, trovata non ha guari in Meta, popoloso ed ameno comune lungo la deliziosa riviera fra Vico Equense e Sorrento. Esso annunziasi abbastanza commendevole, non tanto per la sua novità, quanto per una certa maniera ellittica di stile, che gli dà un'aria di particolarità , obbligando
così il lettore a qualche considerazione , da cui senza ciò sarebbe affatto dispensato. È scolpito in caratteri abbastanza grandi, di forma quadrata ed eleganti. Eccolo:
D . M
SABIDIVS . SER .
VIX . A V . XI. . COSE
RVA . COIVGI . B . M .

Non è nuova la gente Sabidia, e può consultarsene, da chi ne abbia vaghezza, un titolo di certo P. Sabidio Ermete, che leggesi presso il Grutero (pag. DCL, n. 3).
Al Sabidio della nostra iscrizione manca il suo cognome, che esser doveva il nome del suo stato servile, e quello che è più, del prenome, che avrebbe dovuto essere quello del suo patrono. Ma non per questo io mi ritengo dall'averlo per un liberto, malgrado eziandio della qualificazione che gli si da di servo: sapendosi per tanti esempj, che sarebbe inutil cosa di qui riportare, che ben sovente i liberti, sia per modestia , sia per un attestato di riconoscenza verso gli antichi loro padroni , compiacevansi , piuttosto che liberti, quali erano in
realtà , denominarsi servi. E per questa ragione medesima annunziasi conserva la di lui compagna, che per altra parte si onora della qualità di conjuge, qual era di fatto, essendo liberta ancor essa , ed unita in matrimonio ad un liberto, di cui forse nella condizione dì serva era stata prima contubernale. Ma quale sarà stata questa moglie di Sabidio,
della quale si tace e nome e cognome? Supponiamola Sabidia ancor essa , e nessuno certamente potrà riconvincerci di falso supposto.
Ne' piccioli luoghi e poco popolati potevasi usare di siffatte reticenze senza pericolo di confusione od equivoco, inconvenienti che non così di leggieri si sarebbero evitati con tali ellissi nelle città più grandi e più affollate.


Il “Grotero” citato è in realtà J. W. Gruyter (o Gruitero) e l’opera citata in cui tratta di “Sabidio Ermete” è Il CORPUS INSCRIPTIONUM LATINARUM. Pubblicato A Heidelberg nel 1601.
http://cil.bbaw.de/cil_en/index_en.html ---> il vol 10 è quello relativo alla Campania.

La famiglia pare quindi essere di origine liberta e proveniente dall’Agro Nolano ed è testimoniata nella zona che va da Nola alla Penisola Sorrentina.

Un’altra traccia è infatti nel Remondini (Gianstefano Remondini – Della Nolana ecclesiastica storia – Napoli, 1751) che cita il ritrovamento in Camposano di una epigrafe del periodo compreso tra la fine della repubblica e l'inizio dell'impero. "Fuor di una piccola porta della congregazione...essendosi in quest'anno cavato furono scoperte tre colonne di marmo bianco messe in piedi che le averranno formato anticamente un piccolo antiporto avanti, ed è nel luogo della quarta sopra una base di fabbrica alzata un'ara sepolcrale. Ne fui prontamente avvisato, e colà portatomi osservai dall'un fianco una grande testa di bue e nella parte esteriore questa iscrizione:
P.SABIDIO/P.LIB.PRISCO/EPIN(I)CIUS PATRONI/ LIB.PIISSIMO".

Un “Sabidio” è citato anche da Marziale nei suoi Epigrammi (V.)
Dal libro primo:
32 • ANTIPATIA PER SABIDIO

Bene io non ti voglio, o Sabidio,
né ti so dir perché:
posso soltanto dire
ch'io non ti voglio bene.

Detto questo
Le opere che puoi consultare che trattano delle origini delle Famiglie di quelle zone sono, oltre quelle già:

- De Pietri – Dell’Historia napoletana. Napoli, Montanaro, 1634
- Capasso Bartolommeo (sic.) - Topografia storico-archeologica della Penisola Sorrentina, e raccolta di antiche iscrizioni edite ed inedite appartenenti alla medesima, s.e., Napoli 1846
Pag. 20
-Capaccio Giulio Cesare – Historiae Napolitanae. Napoli, Gravier, 1771. (vol. II, pag.143)
- Candida Gonzaga Berardo - Memorie delle famiglie nobili delle provincie meridionali d'Italia, Napoli, 1875.

Spero di esserti stata utile in qualche modo. Se hai bisogno di qualche altra informazione fammi sapere.
 
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lemures
view post Posted on 11/6/2008, 18:40




il punto di partenza della mia ricerca è proprio l'epigrafe di Camposano (paese in cui vivo)e di cui sto facendo Indiana Jones per trovarla tra visite a vuoto e giri in seminterrati polverosi...comunque grazie mi hai dato molti spunti di ricerca!!
 
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UnaLibraia
view post Posted on 11/6/2008, 18:57




Mi fa piacere esserti stata d'aiuto... fammi sapere se ne ricavi qualcosa e se hai bisogno di qualche altra cosa :)
 
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3 replies since 11/6/2008, 15:23   184 views
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