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La Calcografia

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UnaLibraia
view post Posted on 12/6/2008, 15:28




CALCOGRAFIA

Tipo di incisione su metallo derivante dall’arte orafa della cesellatura, consiste nell’incisione di un disegno tracciato in incavo su una lastra di rame, levigata e detersa, con la punta d’acciaio e ricoperta d’inchiostro: sulla matrice metallica si pone il foglio e si ottiene il disegno con il bordo rialzato. Con il tempo, per la creazione delle matrici ad incavo, congiuntamente al rame fu utilizzato lo zinco.
Il problema, in questo tipo di tecniche, era che le matrici non erano a rilievo (come i caratteri tipografici e la xilografia), e quindi non era possibile integrarle nella pagina composta con i caratteri tipografici. Erano, quindi, necessari due passaggi di stampa, uno per il testo e uno per l’illustrazione. Questo secondo passaggio era svolto con un torchio di tipo diverso, detto calcografico, in cui lastra e carta (inumidita per attingere l’inchiostro in misura diversa in base alla profondità e larghezza dei solchi) passano attraverso due rulli azionati a mano tramite una ruota a raggiera.
Si ritiene che il più antico libro con illustrazioni ottenute con questa tecnica sia il Monte Santo di Dio stampato da Niccolò di Lorenzo Tedesco (Firenze, 1477), corredato da carte geografiche di Taddeo Civelli incise su rame.
Questa nuova tecnica, che si affermò progressivamente a partire dalla fine del Cinquecento e in maniera preponderante in età barocca, era realizzata con vari procedimenti: tecniche calcografiche dirette sono il bulino, la puntasecca, e l’acquaforte, tecniche calcografiche indirette sono la maniera nera, l’acquatinta, la ceramolle.
Il suo utilizzo ebbe un duplice vantaggio: da un lato favorì l’espressione estetica, permettendo incisioni più duttili e con sfumature (impossibili con l’impiego della xilografia); molti importanti pittori furono infatti anche importanti incisori: Mantegna, Durer e Rubens per fare alcuni nomi. Dall’altro lato la precisione della rappresentazione venne anche sfruttata in importanti opere scientifiche, altrimenti impubblicabili: opere come il manuale di anatomia Imagines partium corporis del Vesalio (1566) e come l’Encyclopédie di Diderot.
 
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