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| IL TORCHIO
Era uno strumento molto familiare all'epoca di Guttemberg: nelle case veniva utilizzato comunemente per pressare la biancheria, e altrettanto diffuso era il torchio da vino. Consiste in una struttura di legno contenente due gruppi di parti mobili: 1 - il CARRELLO MOBILE che trasportava i caratteri e la carta su e giù per posizionarli sotto la pressa e per consentire l'operazione di inchiostratura dei fogli. 2 - LA PRESSA che premeva i caratteri inchiostrati sul foglio. Questa struttura era retta da due montanti alti circa due metri e distanti fra loro 60 - 65 cm.
Nel corso del XV e del XVI secolo questa struttura subì alcune innovazioni, la più importante delle quali fu l'introduzione del TIMPANO e della FRASCHETTA ad opera di LEONHARD DANNER, tipografo di Norimberga.
Il TIMPANO era un telaio ricoperto di pergamena sul quale veniva fissato il foglio di carta in modo che corrispondesse esattamente alla superficie dei caratteri. La FRASCHETTA consisteva in un altro telaio ricoperto di pergamena imperniato nel timpano, la sua funzione era di mantenere la carta in posizione e contemporaneamente proteggere gli spazi bianchi del foglio. La PLATINA era azionata da una leva, e le sue dimensioni permettevano di stampare solo metà della forma alla volta, per questo fu utilizzato un tipo di pressa detta "a due colpi".
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