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| Famiglia italica diffusa nel Lazio centromeridionale e in Campania, un ramo di questa famiglia, a quanto pare proveniente da Fregellae, si stabilì in Arminium, forse come coloni quando fu fondata la città, di ciò è testimonianza una iscrizione
(questa:) LIBERTEIXHISCE. FECERE. PATRONO.Q.OVI.Q.L.BARG(ates) Q.NADIACVS. Q. PILON(icus) Q.0VI.C.F. FREC.HIC.SEPVLT Liberteis hisce fecere patrono:Q.Ovi(us) Q. 1. Barg(ates) Q.(Ovius) Nadiacus, Q.(Ovius) Pilonicus Q. Ovi(us) C.$ Freg(ellanus?) (CIL I, 2, 2131)
Evidentemente dedica di liberti della gens Ovia; e da un graffito su una ceramica proveniente da Ariminium: "Q. Ovi" databile tra la metà del secolo III e gli inizi del II a.C. da M. Zuffa che testimonia l'esistenza di un altro Q. Ovio probabilmente relazionabile al Quintus ovius Fregellanus dell'iscrizione. A. Degrassi sostiene che la gens Ovia si sia stabilita a Rimini a seguito della distruzione di Fregelle, mentre Zuffa sostiene che gli esuli fregellani si siano stabiliti li perchè già avevano dei parenti che ci vivevano.
In ogni caso Ovii è un nomen ampiamente attestato nell'epigrafia in lingua osca ed in lingua latina nel Lazio meridionale ed in Campania.
Nel CIL sono raccolte testimonianze di epoca repubblicana provenienti da Ostia, Pompei (museo Nazionale di Napoli) e sopratutto da Capua, al museo di Bari è conservata una tesimonianza su bronzo
- ORTEGA Ana Isabel - "L'erma di Bretschneider" 1982 p. 425
- MOREL J. P. "Artisanat et colonisation dans l'Italie romaine au IV et III siècle avant J.C." in "Atti del Convegno su la colonizzazione romana tra la guerra latina e la guerra annibalica" Acquasparta 29-30 maggio 1987".
-ZUFFA M. "Nuove scoperte di Archeologia e storia riminese" 1962
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