Liberlibrorum  - I libri rari e i libri antichi

L'impronta, cos'è e come si ricava

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UnaLibraia
view post Posted on 1/9/2008, 11:13




L'impronta si usa per identificare i volumi antichi fino al 1830, per individuare edizioni, tirature e varianti: ha la funzione del "numero standard" delle le opere moderne.

N.B.: Se un'impronta non corrisponde esattamente al libro in vostro possesso non significa necessariamente che quel libro non appartiene a quella edizione, ma che semplicemente non corrisponde alla variante utilizzata dalla fonte schedante (in genere ICCU); erano infatti comunissime le varianti in corso di stampa, fatto che purtroppo oggi a volte chi consulta le schede di biblioteche pubbliche tende a sottovalutare.

L'impronta consiste in quattro gruppi di 4 caratteri, per un totale di 16 caratteri alfanumerici presi normalmente da quattro pagine differenti, in ciascuna pagina su due linee a due caratteri per linea. Al quarto gruppo si aggiunge un segno di controllo fra parentesi tonde. Come quinto elemento si mette la data con un proprio segno di controllo fra parentesi tonde.

Le opere in più volumi hanno tante impronte quanti sono i volumi, ma se la paginazione è continua si ricava l'impronta solo del primo volume.

Le opere in più parti hanno tante impronte quante sono le parti.

Criteri di scelta:

Scelta dei caratteri

Nel recto = ultimi due caratteri delle righe scelte, da sinistra a destra. Sempre dal basso verso l'alto.

Nel verso = primi due caratteri delle righe scelte, da sinistra a destra. Sempre dal basso verso l'alto.

a) Non si considerano caratteri:
Gli spazi fra parole o lettere
Le lettere su più righe (ornate o di attesa)
Parole o frasi poste di fianco a più righe alle quali si riferiscono
Note musicali

b) Si considerano caratteri:
Le lettere dell'alfabeto latino da trascrivere senza gli eventuali accenti e segni soprascritti e infrascritti
I numeri arabi
Segni di interpunzione compresi punti esclamativi e interrogativi trattini (ma non il segno = di fine rigo che si deve trasformare in -), apostrofi, virgolette e parentesi.
Il nesso &

c) Sono sostituiti da asterisco:
I caratteri greci
Le legature tipografiche relative ai dittonghi ae oe
I disegnini di richiamo
I caratteri non riconoscibili o non leggibili

d) Sono sostituiti da crocette:
Righe con un solo carattere: si mette quello e un +
Fine riga strappata: si mettono due ++ senza cercare di indovinare le mancanze
Pagine mancanti nel primo gruppo:++++
Pagine mancanti nel secondo gruppo: ++++
Pagine mancanti all'inizio in numero imprecisato: ++++ ++++

e)Casi speciali:
Le forme antiche di punteggiatura per la virgola e il trattino o un tratto lungo si trascrivono con virgola o trattini moderni.
I caratteri dell'alfabeto latino costituiti da legature tipografiche si considerano formati da lettere separate, salvo quelli ricordati sopra al par. c).

Scelta delle righe

Ultima e penultima riga (dal basso in alto) delle pagine prescelte

In casi speciali si continua a risalire

a) Non si considerano righe:
Righe costituite da filetti e ornamenti. N.B. Se la riga contiene testo e ornamenti, gli ornamenti che precedono o seguono il testo sono indicati con un asterisco
Titoli correnti, segnature, richiami, numeri di stampa o paginazione. N.B. Righe con testo e segnature ecc.: solo il testo
Didascalie incise di illustrazioni [non a stampa!]
Testo a stampa ma all'interno di una illustrazione
Righe unicamente di note musicali
Annotazioni e numerazioni marginali, manine ecc., anche se si estendono per tutta la lunghezza in fondo alla pagina

b) Si considerano righe:
Note a piè di pagina e interlineari
Il commento di un testo con commenti
Righe anche di una sola parola
Virgolette e altri segni di punteggiatura che facciano parte del testo, anche se fuoriescono dal margine
Caratteri leggermente spostati in alto o in basso
Pagina o parte di pagina sostituita con un foglio incollato (con segnalazione in nota all'impronta)

c) Colonne:
Per opere a colonne le righe si scelgono sempre sulla colonna di sinistra, anche se non è quella con la numerazione giusta, sia sul recto che sul verso
Sono colonne anche quelle con testo e commento in proporzioni diverse

d) Tabelle:
In colonna da leggersi dall'alto in basso = colonna di sinistra
In colonna da leggersi in orizzontale = Come una riga normale

e) Testo stampato lateralmente:
Tutto stampato lateralmente: ultime due righe c.s. rivoltando il libro nel senso in cui può essere letto
Pagina con testo normale e testo laterale: righe del testo normale

Scelta delle pagine

Si contano solo le carte stampate almeno da una parte, non quelle bianche o incise anche con caratteri alfabetici o con scritte a stampa ma all'interno di illustrazioni, o con solo segnature.

Se il libro non contiene un numero sufficiente di carte pagine o colonne per rilevare tutti i gruppi, si completa l'impronta tornando al luogo dell'ultima rilevazione e sempre risalendo dal basso in alto si prendono i caratteri delle righe immediatamente sopra a quelle utilizzate per ultime, fino a raggiungere i 16 caratteri.

Come si compila un'impronta

Primo gruppo di quattro caratteri

su un recto (due per riga partendo dal basso)

a) Situazione normale:
primo recto dopo il frontespizio, che non sia un frontespizio
Ultima e penultima riga, penultimo e ultimo carattere

b) Casi speciali:
Opere senza frontespizio dall'origine ma con occhietto: primo recto dopo l'occhietto
Senza frontespizio e occhietto dall'origine: primo recto anche se vi è una intitolazione
Pagina bianca o con illustrazioni anche con caratteri incisi: primo recto stampato
Esemplare scompleto mutilo del frontespizio:
1) se si sa che manca solo quello: primo recto
2) se non si sa se mancano alcune carte: ++++

Secondo gruppo di quattro caratteri

su un recto (due per riga partendo dal basso)
a) Situazione normale:
quarto recto dopo la prima rilevazione (quinto dopo il front.), saltando le pagine non stampate.
Ultima e penultima riga, penultimo e ultimo carattere

b) Casi speciali:
Il quarto recto è pagina bianca o incisa: primo recto seguente
Esemplare scompleto all'inizio: ++++
Edizione di poche pagine, non arriva al quarto recto: si torna alla pagina o colonna del primo gruppo utilizzando la terza e quarta riga dal basso, sempre penultimo e ultimo carattere

Terzo gruppo di quattro caratteri

su un recto (due per riga partendo dal basso)
a) Situazione normale:
recto numerato 13, sussidiariamente 17
Ultima e penultima riga, penultimo e ultimo carattere
1) Libro numerato in numeri arabi, anche preceduti da autonoma numerazione romana: carta, pagina o colonna correttamente numerata 13; se manca la n. 13, o ha il recto bianco, o è già stata utilizzata per il secondo gruppo, la n. 17 correttamente numerata
2) Libro numerato in soli numeri romani: 13 o 17 di quelli c.s.
3) Libro che inizia con numeri romani e continua con arabi: se il XIII è romano e il 17 è arabo: prendere il 17
4) Libro che inizia con numeri romani fino oltre il XVII e la numerazione araba non ha né 13 né 17: prendere XIII o XVII

b)Casi speciali:
Libro non numerato: Quarto recto dopo quello utilizzato per il secondo gruppo
Libro numerato ma con i recti 13 17 bianchi:c.s.
Carta numerata 17 utilizzata per il secondo gruppo: c.s.
Libro di poche pagine che non arriva a 13 e 17: Pagina o colonna dell'ultimo gruppo utilizzato, prendendo la terza e quarta riga dal basso se la pagina è quella del secondo gruppo, la quinta e la sesta riga se la pagina è quella del primo gruppo
Numerazione 11, 13, 13: si prende il secondo 13
Numerazione 11, 12, 31 (o altro): si prende la c. numerata 17

c) Colonne:
Dato un testo a più colonne numerate, arrivati alla pagina contenente la colonna 13 o 17, si prende sempre la colonna di sinistra, anche se non è quella numerata 13 o 17

Quarto gruppo di quattro caratteri

su un verso (due per riga partendo dal basso)

a) Situazione normale:
verso del recto del terzo gruppo
Ultima e penultima riga, primo e secondo carattere

N.B. Se il verso è bianco: recto utilizzato per il terzo gruppo, righe al di sopra di quelle utilizzate (terza e quarta dal basso)


b) Segno di completamento fra parentesi tonde
(3) se il terzo gruppo è rilevato dal n. 13 o XIII
(7) se il terzo gruppo è rilevato dal n. 17 o XVII
(C) tutti gli altri casi in cui si contano le carte

Data

numeri arabi e fra ( ) lettera indicante la forma nel libro
(A) = cifre arabe;(C) = cronogramma;(E) = data di Pasqua
(F) = Calendario della Rivoluzione francese; (G) = alfabeto greco
(H) = alfabeto ebraico; (M) = alfabeto arabo; (R) = numeri romani
(T) = data in lettere; (X) = calendario arabo;
(Y) = anni di regno di un sovrano; (Z) = calendario ebraico;
(Q) = data non rilevata da front. o colophon (con nota). Se non vi sono date, quella indicata in via ipotetica nella descrizione, ma senza le espressioni approssimative aggiuntive; in casi estremi il secolo (es. 1700), e se neanche quello è sicuro, quattro zeri.

N.B.: Se la data è in forma mista (romana e araba), si sceglie il tipo di data della prima parte scritta, es. "Anno a nativitate D.XV. supra mille", il tipo di data sarà R.


Come si ricerca: primi due o ultimi due gruppi con il suffisso che indica la carta dalla quale sono stati rilevati.
 
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loopz00
view post Posted on 1/9/2008, 19:30




Grazie per questo post! avevo intenzione di farlo io stesso questa sera. Perfetto!

...mi permetto di rinviare anche a questo documento, ufficiale dell'EDIT16 (censimento delle cinquecentine italiane).
 
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1 replies since 1/9/2008, 11:13   4152 views
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