Liberlibrorum  - I libri rari e i libri antichi

Glossario

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UnaLibraia
view post Posted on 9/6/2008, 14:19




ANTIPORTA pagina che precede il frontespizio tipografico recante un’incisione, per lo più in rame, con o senza titolo, utilizzata a scopi celebrativi o come decorazione del volume.

BATTITORE: operiaio addetto alla inchiostrazione delle forme di stampa.

CALCOGRAFIA tecnica illustrativa utilizzata in maniera preponderante nel Seicento.

CASCIO Telaio posto sulla forma (V.)

COLLAZIONE Indicazione dell’ordine e del numero dei fascicoli che compongono il volume, nonché del numero di carte che lo costituiscono (consistenza) stabilito sulla base del registro.

COLOPHON (o colofone): formula conclusiva dell’opera contenente il nome dello stampatore, il luogo e la data di stampa nonché l’insegna dello stampatore o del libraio. La funzione di raccogliere la segnalazione degli elementi identificativi del testo in seguito si trasformò in decorativa. Non mancano casi di doppio colophon, come nel De Officiis di Cicerone stampato a Napoli nel 1478.

COMPOSITORE operaio addetto alla composizione dei caratteri mobili metallici.

EDITIO PRINCEPS Prima copia stampa di un codice manoscritto.

EPISTOLA DEDICATORIA scritta dall’autore o dallo stampatore dell’opera, avevano prevalentemente funzione encomiastica e commemorativa. Alcuni volumi ne sono privi, altri ne hanno più d’una.

EX LIBRIS segni di appartenenza, utili alla ricostruzione della storia dell’esemplare. Il più antico ex libris su cartoncino conosciuto risale al 1529 (di Jean Bertrand de la Tour Blanche) e, per l’Italia, al 1548 (di Francesco Gambari, vescovo di Tortona).

EXPLICIT (da explicitum est [liber]), posto alla fine del volume, riportava spesso il nome dello stampatore, l’anno ed il luogo di stampa. Fu utilizzato per tutto il Cinquecento per poi cadere in disuso.

FASCICOLI nel libro antico erano composti da fogli di carta artigianale ed erano formati mediante plicatura del foglio di forma, le cui dimensioni variavano in relazione al luogo e all’epoca.

FILIGRANA La filigrana è il marchio con il quale il fabbricante di carta pregiata contrassegna ciascun foglio di sua produzione, mediante i fili di rame fissati negli essicatoi, l'esame della filigrana è di prezioso ausilio per la datazione delle stampe.

FINALINI Fregi, generalmente xilografici nel Cinquecento, calcografici nel Seicento e nel Settecento, posti alla fine di una carta o pagina, un capitolo o una parte di testo.

FOLIAZIONE numerazione dei fogli al solo recto.

FONDITORE colui che fondeva i caratteri utilizzando le matrici prodotte dal punzonista.

FORMA (nella produzione della carta):Telaio di legno cui erano applicati dei fili metallici, chiamati vergelle, parallelamente al lato più lungo del telaio utilizzato nel processo di produzione della carta. Il telaio era attraversato da parte a parte da un certo numero di supporti detti colonnelli, cui erano attaccati i fili chiamati filoni. Sono i filoni e le vergelle a dare alla carta la caratteristica vergatura e a determinare la filigrana (V.)
FORMA (nel processo tipografico): Telaio metallico (o di legno nel XVI sec.) in cui venivano serrate le pagine composte di caratteri tipografici.

FRONTESPIZIO Una delle prime pagine del libro, dalla quale è possibile desumere gli elementi identificativi del testo. Il primo esempio di frontespizio è presente in un’edizione dello Schöffer (Magonza, 1463) della Bul zu dutsch.

INCIPIT Negli incunaboli, che non posseggono il frontespizio, costituisce l’inizio del testo, come già nei manoscritti. Spesso viene messo in risalto rispetto al resto della composizione, mediante l’impiego di differenti stili di scrittura. Simmetricamente vi corrispondono alla fine dell’opera il colophon o l’explicit.

LITOGRAFIA (da lithos, pietra e graphé, scrittura). Fu inventata a Monaco nel 1796 – 1799 da Alois Senefelder e consiste nella riproduzione di disegni o scritti direttamente su pietra litografica (lastre di calcare). Il principio, applicato per la prima volta nel 1797, sfrutta le proprietà della pietra calcare di combinarsi con le sostanze grasse degli inchiostri. Si tracciavano immagini sulla pietra preparata con soluzioni acide per fissare il grasso dell’inchiostro, le altre parti erano non disegnate o scoperte. All’atto della stampa sulla matrice un rullo inchiostrato depositava l’inchiostro sulle parti scritte della pietra, era poi passato un rullo bagnato utilizzato per asportare l’inchiostro dalle parti della pietra non scritte. Il sistema della litografia è detto planografico, in quanto gli elementi stampati e le zone non stampate sono sullo stesso piano.

MATRICE dal latino matrix, indica la parte incavata di uno stampo. Nel linguaggio tipografico designa la lastra su cui è eseguita l’incisione in cavo, oppure la tavola lignea per le incisioni in legno. Con il termine si indica anche il parallelepipedo metallico sul quale con il punzone sono impressi i segni tipografici.

MAZZO Tampone semisferico per inchiostrare i caratteri. L'uso dei mazzi durò fino alla prima metà dell'Ottocento, quando fu rimpiazzato, anche per la stampa manuale, da quello di cilindri ricoperti di una materia elastica.

OCCHIETTO (o occhiello) una pagina recante indicazioni circa il titolo dell’opera. Nei libri moderni precede il frontespizio esistono anche occhietti interni recanti indicazioni circa eventuali partizioni di testo.

PAGINAZIONE numerazione dei fogli al recto e al verso (per pagine).

PUNZONISTA artigiano che si occupava d’incidere i punzoni dei caratteri con cui erano battute le matrici per la fusione dei caratteri.

RECTO trae origine dalla locuzione latina recto folio ed indica la prima facciata di una carta (corrispondente nei libri moderni alla pagina dispari).

REGISTRO (dal tardo latino regesto) una tavola posta alla fine del libro sulla quale erano riportate le prime parole della prima pagina di ciascuna carta dei quaderni che componevano il volume.

RICHIAMI parole stampate a destra del verso, in calce, ad anticipazione della parola iniziale del recto della carta successiva. I primi incunaboli li avevano scritti a penna nel margine estremo della pagina e non li troviamo perché nella maggior parte dei casi sono caduti con l’operazione di rifilatura.

SEGNATURA i numeri o le lettere posti generalmente nella parte inferiore della prima pagina di ogni fascicolo o foglio di stampa con lo scopo di facilitare l’ordinamento delle varie parti durante la cucitura del volume. Inizialmente le segnature erano riportate sui quaderni con le lettere maiuscole ordinate alfabeticamente, successivamente si utilizzarono i numeri.

SILOGRAFIA: vedi XILOGRAFIA

STAMPA: L’operazione di riporto di una certa quantità d’inchiostro da una matrice di diverso materiale, ad un foglio di carta o di altra materia scrittoria.

TESTATINE
Fregi decorativi, xilografici o calcografici, simili ai finalini, posti all’inizio di una carta o pagina, un capitolo o una parte di testo.

TIPOGRAFIA la stampa con i TIPI ovvero i caratteri mobili in lega metallica.

TORCHIO TIPOGRAFICO Struttura lignea composta da due parti mobili: il CARRELLO, che trasportava i caratteri e ne consentiva la celere inchiostrazione e la sostituzione del foglio dopo che era stato stampato, la PRESSA, ossia lo strumento utilizzato per l’impressione dei caratteri sul foglio, il TIMPANO, ossia un telaio ricoperto di pergamena sul quale era posizionato il foglio da stampare, e la FRASCHETTA, un altro telaio ricoperto di pergamena o di carta dura imperniato sul timpano, la cui funzione era di mantenere la carta in posizione e di proteggerne gli spazi bianchi.

TORCOLIERE (o TIRATORE) colui che si occupava del funzionamento del torchio tipografico.

VERSO indica la seconda facciata di una carta (corrispondente nei libri moderni alla pagina pari).

XILOGRAFIA (o silografia) da xylon legno e graphè, scrittura tecnica di incisione ampiamente utilizzata per la creazione di illustrazioni librarie (soprattutto ‘400 e ‘500) Risale all’epoca pre-gutemberghiana e consiste nell’intaglio, in rilievo o in incavo, di segni su una matrice lignea e nell’inchiostratura della stessa, sulla quale poi era pressato un foglio per ricevere la stampa.

Edited by UnaLibraia - 25/7/2008, 11:06
 
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